sabato 25 ottobre 2008

L'opportunità è ORA!


Ovviamente non potrei scrivere altro, in questo mio ritorno dopo un lungo periodo assente, che ciò che è in più evidenza nel contesto politico italiano: i decreti legge 133-137, conosciuto come il decreto Gelmini, ereditato dell'attuale ministro dell'Istruzione, Maristella Gelmini.

Il suo provvedimento più giudicato è il decreto legge n.137 di settembre/2008, chiamato Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università, che tra altre cose prevede la reintroduzione del maestro unico nella scuola elementare (art. 4, paragrafo 1), la valutazione nella pagella dello studente del suo comportamento in classe (art. 2, paragrafi 2 e 3, giustificato nel controllo del bullismo nelle scuole) e, soprattutto, ai tagli con l'educazione nel paese.

Non voglio entrare nei meriti dei decreti. In sostanza non sono per niente d'accordo, non perché ho una visione politica diversa dal governo, però per ragioni pratiche. L'educazione, secondo me, dovrebbe essere insieme alla sanità, priorità di qualsiasi governo. L'espressione "tagli", sostenuta anche del presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, suona male e è una strada sbagliata, pericolosa. 

Ci vorrebbe sì una ristrutturazione dell'Educazione in Italia, dall'asilo all'università, con urgenza. La proposta della Gelmini è retrograda e inefficace. Credo che sia più un aiuto alla finanza nazionale, un adattamento di soccorso all'atteggiamento neoliberalista del governo, come autore e attore principale il signor Ministro dell'Economia e dele Finanze Giulio Tremonti, ovviamente sostenuto dei ministri di Stato, Maristella Gelmini, Renato Brunetta (Pubblica Amministrazione) e Silvio Berlusconi (il primo ministro). Una vergogna!

Uno dei miei colleghi sociologi mi ha scritto sul facebbok che trova le manifestazioni contro i decreti "Gelmini-Brunetta-Tremonti-Berlusconi" (decreto legge 133 e decreto legge 137, entrambi 2008) esagerate. Se fossero soltanto per i decreti forse anch'io potrei dire lo stesso. Ma no! Assolutamente NO! Credo che i decreti ara le scintille mancante per questa che potrà (e mi auguro che sia) essere la rivoluzione, partendo da noi studenti universitari. 

Lo studente oggi è un schiavo del voto. Studia per superare l'esame, aver un buon voto e il chance di trovare un lavoro decente, dandogli la possibilità di vivere, o sopravvivere. Dunque: un idiota. L'università ha perso il suo senso, e integra soltanto un sistema formativo, necessario nel percorso della vita. 

Io sono contento e ottimista con le manifestazione in tutto il paese. Non sarà in vano. Forse i presenti decreti saranno comunque omologati, anche se il presidente Napolitano usa il suo poter di VETO, i decreti ripassano alle Camere dei parlamentare, che dopo danno l'ennesima fiducia, obbligando quindi l'omologazione. Questa però può essere l'opportunità di invadere le strade, di lottare, di protestare; di crescere e fare, e non soltanto "parolaiare", come fanno attualmente i partiti e politici della sinistra italiana che, in generale, sono abbastanza limitati e anche loro retrogradi, con i soliti discorsi del '68, o gli studenti che parlavano, parlavano e parlavano (forse parlano ancora), ma alla fine gran parte di loro erano dei "fighetti", che non usavano dei vestiti firmati, ma spendevano 100 euro con altre cose inutili, non si preoccupavano con la realtà società in generale. Atteggiamenti egoisti ed arroganti).

Adesso sono a Parigi. Vorrei essere a Trento, vicino ai cari veri COMPAGNI. Stefano, Baldo, Vero, Michi (che anche lui è all'estero adesso), Corrado, Erica; Sara e Bob (che sono con me adesso), ecc. Va bene. Vi penso e faccio la mia parte.

Nel titolo ho messo il link per il sito del governo italiano, con i presenti decreti, per chi non ha letto ancora.

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