mercoledì 4 giugno 2008

OBAMA = BUSH = Johnson = USA = Capitalismo = totalitarismo


I giornali pubblicano la vittoria di mr Barack Obama con una certa speranza per il futuro mondiale. Forse qualcuno crede che sarà l'inizio di una nuova epoca. Gli USA in crisi, le guerre senza giustificativa (una guerra non può mai essere giustificata). Sono, siamo stanchi degli nord-americani, alla fine! La possibilità del presidente nero (oppure come si diceva di ms Clinton, una donna al potere della più forte nazione mondiale). Speranza?
No! Tra l'altro non trovo il diavolo in George Walker Bush. Non trovo lui meno o più buono che Obama, Clinton o John MacCain
Sbagliate, caro lettore e bella lettrice, se pensate veramente che il presidente degli Stati Uniti dell'America abbia così tanto potere e autonomia. No!
Viviamo una crisi peggiore che quella del 1929. Non si nota perché gli abitanti dei paesi ricchi o in via di sviluppo, cioè NOI, non viviamo la fame o carestia. Abbiamo tutto e vogliamo di più. Gli affamati sono sicuramente di più. Si concentrano nei paesi poveri e sono la maggioranza, fatto ignorato dalla minoranza ricca, NOI. Nel 29, cari, questi esseri umani non hanno sentito, provato la crisi mondiale (solo dopo con l'esplorazione dei ricchi). 

Il mondo vive una grossa crisi alimentare. Il riso manca ovunque, tranne nei paesi ricchi. Al Coop di Trento, addirittura è in offerta. La grande depressione decretò la pena di morte ai poveri, con il predominio del NEOLIBERALISMO, il SISTEMA vigente.
Non è Bush, non sarà Obama o McCain, è il SISTEMA.
A chi non è d'accordo e odia Bush, amò Clinton e amerà Obama, ricordo che i "buoni" democratici sostennero le dittature militari in Sud America negli anni 1960. Nel 1961, il 35° presidente nordamericano era il lodato John Fitzgerald Kennedy. Ci provò a dialogare con altri paesi, cioè di fare il capo di stato e cosa accadde? Fu ucciso. Dopo viene un altro democratico, il 36° presidente degli USA, Lyndon Baines Johnson, leader della brigata capitalista e totalitaria nei paesi poveri del globo.

I fatti non cambiano con il presidente della principale potenza mondiale. Chiunque sia il nome, il partito, il sesso, il colore della pelle, la classe sociale.
La crisi c'è. Le crisi ci sono: economica, ambientale, razziale, sociale. Il SISTEMA è il neoliberalismo, che condanna 2/3 della popolazione del pianeta. Te ne freghi? Forse no, alla fine ce l'hai la tua TV, il tuo portatile, il tuo iPod e i tuoi discorsi di parolaio.

God Bless the USA!

1 commento:

Anonimo ha detto...

bravo,scusa il banalismo con cui ti commento,ma la mia ignoranza non riesce a esprimere in poche righe,quello che tu hai spiegato benissimo,GRAZIE,sperando che persone come te aumentino,ciao da Andrea da bologna!!