Indagine condotta dai Carabinieri di Trento ed eseguita in sei province
Jota Videira
TRENTO – I Carabinieri di Trento hanno comandato l’arresto di un branco che favorisce la prostituzione e l’immigrazione clandestina, di cui dieci sono brasiliani. L’operazione è stata eseguita simultaneamente al tramonto di martedì scorso a Trento, Milano, Perugia, Reggio-Emilia, Roma e Taranto.
Jota Videira
TRENTO – I Carabinieri di Trento hanno comandato l’arresto di un branco che favorisce la prostituzione e l’immigrazione clandestina, di cui dieci sono brasiliani. L’operazione è stata eseguita simultaneamente al tramonto di martedì scorso a Trento, Milano, Perugia, Reggio-Emilia, Roma e Taranto.
L’indagine è durata sei mesi, fatta con l’aiuto di interpreti, che traducevano le chiamate telefoniche, e di foto e messaggi (scraps) pubblicate sul sito Orkut, una comunità virtuale del gruppo Google.
Tra gli arrestati sette appartengono alla stessa famiglia. Ana Paula Lins Araujo, 28 anni, il suo fidanzato Stefano Borsaga, 33, Angela Maria Lins, 42, e Ana Lucia Lins Amorim, 47, Tatiane de Araujo Silva, 23, Adivonete Lins, 39, madre di cinque figli, di cui una bimba appena nata, e Márcio Alexandre de Souza Barbosa, 37, che presta servizio all’ambasciata brasiliana a Roma.
Secondo uno dei marescialli responsabili l’indagata principale non sarà arrestata perché al momento è a Fortaleza, Brasile, dove ha appena finito di costruire una casa e aprire un ristorante insieme al suo marito.
Secondo i racconti dei carabinieri, questa che adesso è in Brasile, è arrivata in Italia come ballerina a Trento. Ha lavorato come prostituta finché con l’aiuto dei clienti trentini ha affittato degli appartamenti in Via Bolzano 21, dove ospitava delle donne e dei transessuali che dovevano pagare una diaria da 100 Euro per prostituirsi. Inoltre i suoi connazionali che volevano venire in Italia dovevano pagare circa 9 mila Euro per aver il diritto al lavoro. “Molti vivono in condizione disumana. Dormono per terra, con un sottile materasso sul pavimento. Un’esplorazione ai propri connazionali”, afferma un maresciallo. “Chi vuole prostituirsi in Italia deve essere raccomandato da qualcuno. Una mafia comandata dai brasiliani e colombiani”, dice un trans che non ha voluto identificarsi.
Un altro arrestato, il trans Andre’ Luiz de Souza, conosciuto come Andreia Karao, era a Trento e ha festeggiato il suo compleanno all’Havana Club, dove erano presenti una ventina di transessuali. “Loro vengono qui perché è uno dei pochi posti aperti fino a lungo, oltre suonare musiche latine. Sono simpatici”, dice un funzionario del posto.
Una vecchia storia
Lo sfruttamento delle prostitute e dei travestiti stranieri in Italia non è recente. Molti di loro immigrano per fare soldi, nonostante all’inizio debbano pagare tanto e vivere in condizioni difficili.
L’ambasciata e i consolati brasiliani non sanno dire in quanti sono quelli che arrivano con l’obiettivo di prostituirsi.
La Settimana scorsa hanno arrestato a Roma un brasiliano per il traffico di transessuali in Italia.
Questa mattina nella sede dei Carabinieri a Trento ci sarà la conferenza Stampa, con ulteriori informazioni sull’indagine e gli arrestati.
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