lunedì 15 ottobre 2007

Belluno alla Testa del Ecosistema 2008 in Italia


È appena uscita la classifica finale dell’ecosistema urbano per le 103 città italiana. La prima è Belluno, seguita da Bergamo, Mantova, Livorno, Perugia, Siena, Trento, Parma, Bolzano e Pavia, le top ten.


Fra le grandi città un distacco della capitale. Roma occupa il 55° posto e Milano il 58°, entrambi sono salite in confronto all'anno scorso. Torino invece appare al 74°, Palermo 89°, Napoli 91°. La Sicilia è la regione più critica, con sei rappresentanti tra le dieci peggiori. Catania al 94°, Trapani 96°, Agrigento 97°, Siracusa 98°, Caltanisetta 99°, compresa quella che sostiene la coda, Ragusa.


La graduatoria emerge dall'incrocio di oltre 125 mila dati ricavati da informazioni e statistiche riferite a 125 parametri, come all'affidabilità del sistema di trasporto urbano, il numero di superficie verde per abitante, all'efficienza del sistema idrico, la qualità dell'aria, i chilometri di piste ciclabili, le quantità di acque reflue depurate, la diffusione delle energie rinnovabili, la gestione dei rifiuti e la loro raccolta differenziata.


A luglio scorso sono stato a Napoli e ho trovato addirittura una situazione caotica. Lo stesso che è successo nei giri che ho fatto al sud d’Italia, nel 2005, soprattutto in Calabria, Sicilia e Puglia. Un’Italia dimenticata. Qualcuno può dire che la colpa è della mafia, oppure della gente maleducata. Penso in modo diverso. Difendo la tesi che la povertà o il non promuovere lo sviluppo in alcuni luoghi italiani favorisce una classe dominante, adatta al sistema neoliberale.


Trento, dove abito, è quasi considerata una città modella. Mancano però le piste ciclabili, e i bidoni della spazzatura, che sono pochi per la dimensione urbana, sono spesso pieni. E sempre quando vado a buttare le immondizie becco qualcuno, tanti trentini, che non fanno la giusta divisione. Ovviamente nonostante ciò, è più facile trovare a Trento i locali per i rifiuti differenziati che a Catania, per esempio.


Non vorrei affermare con questo che la colpa è soltanto dello Stato, ma l'atteggiamento dell’amministrazione pubblica interferisce direttamente nella questione ambientale.


1 commento:

Anonimo ha detto...

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