martedì 18 novembre 2008

L'Educazione messa in scena



L'onda anomala italiana non si ferma e arriva al Film Festival a Parigi

Gli italiani nella capitale francese fanno capire che la manifestazione del 14 novembre non era soltanto una succursale delle proteste a Roma. Con vita e assemblea proprie, gli studenti, ricercatori, professori, precari e altri professionisti si trovano periodicamente per discutere le loro azioni e le loro piattaforme di proteste contro le leggi e i progetti del governo italiano ed europeo all'educazione e cultura.

Ieri sera circa 50 persone hanno fatto un presidio con degli striscioni e cartelloni, con frasi del tipo "No Gelmini", "Non pagheremo la vostra crisi", tra altre, allo spazio Pierre Cardin, in occasione della serata di chiusura e premiazione del secondo Film Festival Italiano Miracolo (http://www.festivalcinemamiracolo.fr/). Subito dopo la consegna dei premi, gli studenti sono saliti sul palco e hanno fatto un duro discorso ilingue (italiano, francese) di 15 minuti contro la legge 133 in Italia e la privatizzazione dell'istruzione universitaria. Hanno avuto un ritorno positivo dai presenti, tra cui Laura Morente, "l'invitata di onore" che si è alzata per ascoltarli e applaudirli, Pierre Cardin, Nora Arnezeder, Luigi Lo Cascio.

Giovedì il movimento si aggiunge al corteo promosso dagli studenti francesi. La sera si riuniscono davanti all'Istituto Italiano di Cultura per un nuovo sit-in. Gli incontri in assemblea è settimanale, tutte le Domeniche in un centro culturale parigino. Loro discutono le piattaforme e i punti da difendere. Sperano di coinvolgere persone di altre nazionalità. "Ciò che succede in Italia è bruto, triste. Non possiamo fermarci e dobbiamo lavorare, pensare e agire a livello europeo", dice Carlotta, studente ferrarese erasmus di Bologna, uno dei leader dell'onda anomala a Parigi.

Il vincitore del festival è IL DOLCE E L'AMARO, di Andrea Porporati. Miglior film, e migliore attore, Luigi Lo Cascio.

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